Oncologia ginecologica
L' affaticamento cronico dopo il trattamento è un evento avverso comune nei pazienti oncologici, ma ci sono pochi studi sulle sopravvissute a cancro della cervice a lungo termine.
E' stata studiata la prevalenza dell'affaticamento cronico e la sua associazione con vari fattori clinici e di trattamento in una coorte basata sulla popolazione di sopravvissute norvegesi a cancro della cervice trattate con qualsiasi modalità.
Tutte le pazienti trattate per cancro della cervice uterina dal 2000 al 2007 nel Registro Health Region of South-Eastern Norway, senza tumore, vive e di età pari o inferiore a 75 anni entro la fine del 2013 ( n= 822 ) hanno ricevuto un questionario sull'affaticamento cronico e altre variabili cliniche.
461 su 822 sopravvissute ( 56% ) hanno completato il questionario e 382 sono entrate nelle analisi.
La stanchezza cronica è stata riportata dal 23% delle donne con un'età media di 52 anni al sondaggio, 11 anni dopo la diagnosi.
Tra le sopravvissute trattate con chirurgia mininvasiva o radicale, il 19% presentava affaticamento cronico, mentre la prevalenza era del 28% in quelle trattate con radioterapia e chemioterapia concomitante ( chemioradioterapia ).
Il gruppo con affaticamento cronico ha riportato un numero significativamente maggiore di patologie cardiovascolari, obesità, minore attività fisica, maggiore sintomatologia correlata al trattamento, più sintomi della menopausa, livelli più elevati di ansia e sintomi depressivi e peggiore qualità di vita, rispetto al gruppo senza affaticamento.
Nell'analisi multivariata solo un aumento del livello di depressione e una peggiore qualità di vita globale sono stati significativamente associati all'affaticamento cronico.
In conclusione, l'affaticamento cronico è stato riportato dal 23% delle sopravvissute a lungo termine dopo cancro della cervice a una media di 11 anni dopo il trattamento.
Alcuni dei fattori associati sono suscettibili di prevenzione e/o trattamento, e dovrebbero essere oggetto di attenzione al follow-up. ( Xagena )
Steen R et al, Gynecol Oncol 2017; 146: 630-635
Xagena_OncoGinecologia_2017